…E’ vero che l’uomo civilizzato ha acquisito un certo livello di libero arbitrio che può applicare quando vuole. Abbiamo imparato a sbrigare in modo efficiente il nostro lavoro senza dover ricorrere all’effetto ipnotico di litanie o al rullo di tamburo per indurci a fare qualcosa. Possiamo persino fare a meno di rivolgere la preghiera quotidiana alla divinità perché ci conceda il suo aiuto. Possiamo portare a termine tutto quello che ci proponiamo di fare ed è per noi addirittura scontato che un’idea possa essere tradotta in azione senza difficoltà, mentre il primitivo è ostacolato ad ogni passo da dubbi, paure, superstizioni. Il motto “volere è potere” non esprime soltanto un pregiudizio tedesco, ma la superstizione dell’uomo in generale. Per tenere fede al suo credo, egli paga lo scotto di una notevole mancanza di introspezione. Vuole ignorare il fatto che, pur con tutta la sua razionalità ed efficienza, è posseduto da poteri che si sottraggono suo controllo. Gli dei e i demoni non sono affatto scomparsi, hanno assunto nuovi nomi. Lo perseguitano con l’inquietudine, vaghi timori , complicazioni psicologiche , un insopprimibile bisogno di pillole , alcool , tabacco, diete e norme igieniche di vario tipo …e soprattutto con una gamma impressionante di nevrosi.
L’archetipo nel simbolismo Onirico – Tratto da “Simboli e Interpretazione dei Sogni” C.G. Jung