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Faccio o non faccio, sto fermo o mi muovo, compro o non compro: quante volte ci siamo trovati nella nostra vita a dover scegliere tra aspetti prettamente dilemmatici. Dilemma deriva dal greco, c’è nella radice il “δι” il due, il dilemma ci pone sempre davanti a due ipotesi, mutuamente esclusive, se scelgo una, escludo l’altra, non c’è altra scelta. In realtà ci sono aspetti del pensiero di Jung che contemplano il cosiddetto tertium non datur, cioè la possibilità di fronte ad una scelta dilemmatica di introdurre una possibile sintesi tra i due poli del dilemma, sintesi che non esiste (è trascendente) e perciò va creata; questo però è un discorso sofisticato che era giusto citare, ma ancora non introdurre nel tema in discussione.

Torniamo alla nostra funzione Sigmoidea, cos’è e perché è spesso correlata con i processi decisionali.

Di seguito riporto una rappresentazione grafica della funzione Sigmoidea, si chiama così semplicemente perché ha una forma ad “S”.

Osserviamo la funzione: per valori < -3 il valore della funzione è 0, mentre per   valori di ascissa maggiori di 3 il valore della funzione è 1. La funzione quindi ha un aspetto “bipolare”, oscilla tra valori 0 e 1 a seconda dell’intervallo dei valori di ascissa.

Lasciamo da parte la funzione Sigmoidale e parliamo di processi decisionali e ponderazione.

Immaginiamo di decidere se: la prossima domenica andrò o meno al mare.

Quali sono i fattori intervenienti in questa mia decisione?

Proviamo ad immaginarli, dando a ciascuno un peso da 0 a 100 e un valore percentuale che misurerà la qualità del fattore, 0% pessimo, 100% ottimo.

Definiamo poi una soglia, se la somma dei punteggi ponderati è >= 70 si va al mare, altrimenti si cambia destinazione.

Facciamo alcuni esempi:

Variabile IntervenientePesoSituazione di Domenica prossimaPunteggio Ponderato
Previsioni Meteo4530%13,5
Previsione Traffico5100%5
Disp. Ombrellone solito posto25100%25
Stato di Salute di tutti1580%12
Stato di usura Automobile1020%2
100 57,5

In questo caso: non si va al mare…

Mentre in un’altra situazione con un meteo favorevole (’80%), un traffico elevato (40%) e una probabilità su 4 di non trovare l’ombrellone (25%), si va al mare!!

Variabile IntervenientePesoSituazione di Domenica prossimaPunteggio Ponderato
Previsioni Meteo4580%36
Previsione Traffico540%2
Disp. Ombrellone solito posto2575%18,75
Stato di Salute di tutti1590%13,5
Stato di usura Automobile1020%2
100 72,25

Possiamo rappresentare questo semplice modello decisionale con una rete neurale minima (o percettone) che combini la somma dei punteggi ponderati con una funzione Sigmoidea, che definirà l’output del sistema sulla base di una soglia, che nel nostro esempio era di 70 punti, ecco lo schema:

Questa rete minima permette quindi di automatizzare il processo decisionale, è una rete di tipo feed-forward, in cui il flusso elaborativo è solo in avanti. Oltre a questo tipo di reti ce ne sono di estremamente più sofisticate, formate da più livelli di neuroni, o in cui è possibile la cosiddetta back propagation, cioè in cui il flusso dell’informazione può andare anche all’indietro, allo scopo di modificare retroattivamente i pesi delle varie connessioni e quindi modificare gli aspetti ponderali del flusso decisionale. Questo processo di gestione del feedback e della rimodulazione dei pesi è alla base del processo di apprendimento tipico dei sistemi di Intelligenza Artificiale ed è comune, anche se in misura estremamente più sofisticata nel pensiero umano.

SI trattata per molti versi del pensiero ipotetico deduttivo descritto molto bene dallo psicologo svizzero Jean Piaget, è una forma di pensiero sofisticato che l’adolescente sviluppa intorno ai 12-14 anni, è sostanzialmente il metodo di risolvere in modalità mentale, non pratica, una o più problematiche facendo una serie di ipotesi e ragionando sui possibili esiti. Alla base di questo tipo di pensiero ci sono organizzazioni neurali simili a quella descritta in precedenza, però con livelli di complessità estremamente più elevate nei termini degli input e dei pesi ponderali. Nella realtà il pensiero Ipotetico-deduttivo è la summa di tutta una serie di processi precedenti che permettono al nostro SNC (Sistema Nervoso Centrale) la generazione di isomorfismi (dal greco stessa forma) del mondo percepito, sui quale agisce il nostro pensiero, ma di questo ne parleremo nelle prossime puntate …

Complessiva-mente: le funzioni Sigmoidee & le Reti Neurali

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